La pagina di catalogo della mostra Prospero's Library che riproduce l'esemplare realizzato per l'occasione (lamina di rame incisa e cartone rivestito di tela adesiva sintetica)
I libri in unico esemplare
Le carte
da Epigrafi
Scheda di presentazione di Ausa e note di commento alle grafiche del volume
AUSA
di Giovanni Schiavo Campo
Volume stampato e rilegato a mano dall’autore in 30 esemplari firmati e numerati da 1 a 30
Contiene venti testi, più undici immagini - comprese quelle di prima e di quarta di copertina – originali
Testi riprodotti da fotoincisioni su lastra di zinco per un totale di 22 lastre di cui una per il titolo e una per il colophon
Immagini stampate a secco con effetto di rilievo calcografico da acqueforti incise su lastre di rame e di zinco
Carta: rosaspina
Data di edizione: luglio 2006
Commento alle immagini
Le 11 illustrazioni contenute nel volume si ispirano alla leggenda dell’origine dell’I Ching, il millenario oracolo cinese che utilizza un metodo di divinazione basato su 64 esagrammi, ciascuno composto da una combinazione di 6 linee intere ( ___ ) o spezzate ( - -). Si attribuisce la scoperta di questo procedimento a un mitico sovrano dei tempi precedenti la scrittura, Fu Hsi, che avrebbe visto uscire dallo Yuang Ho (Fiume Giallo) una tartaruga con una singolare disposizione numerica di segni sul dorso del carapace. Questi segni, corrispondenti alla serie dei primi 9 numerali (1, 2, 3…9), possono essere così ordinati:
4 9 2
3 5 7
8 1 6
Sequenza che ha le proprietà di un quadrato magico. Infatti, sommando questi numeri a gruppi di 3 in qualunque ordine, verticale, orizzontale o diagonale, si ottiene per risultato sempre 15. Inoltre, 240 (15 x 16) è il totale di tutte le somme parziali, considerando tutti i possibili sensi di lettura, come segue
15 15 15 15 15
15 4 9 2 15
15 3 5 7 15
15 8 1 6 15
15 15 15 15 15
240 è anche il totale dell’insieme delle linee yang o intere dell’oracolo, mentre le 144 linee yin, spezzate, si desumono dal calcolo (troppo complesso per renderne conto in una breve nota) delle differenze.
Questa disposizione numerica è illustrata dal disegno di copertina che schematizza appunto il carapace della mitica tartaruga.
Le immagini alle pagine interne costituiscono invece un’interpretazione degli stessi numeri sotto forma però di concetti grafici. Conseguono quasi tutti dagli stessi principi di costruzione geometrica, secondo uno
schematismo riconducibile in primo luogo al quadrato.
Così per il numero 1 si tratta appunto di 3 quadrati sovrapposti in modo da suggerire l’idea di un'unica figura che ruota intorno a se stessa. Il quadrato, simbolo tradizionale della terra, ruotando genera un circolo (il cielo), arrivando così a riassumere visivamente il concetto di quadratura del cerchio, sintesi dei primi due esagrammi dell’I Ching che indicano l’uno il cielo, il secondo la terra.
La proiezione degli spigoli di ciascun quadrato su un altro cerchio più esterno consente di svilupparne una figura che è esattamente una stella a sei punte: un sigillo di Salomone.
E’ lo schema all’origine del 2, ottenuto da 5 esagoni disposti intorno a uno centrale in modo da ricavarne una combinazione di 12 elementi: quanti corrispondono alle 6 linee spezzate dell’esagramma n. 2 (la terra).
Il sigillo si presta a rappresentare il 6: il numero (o un suo sottomultiplo o multiplo) è sottinteso considerandone le punte della variante stilizzata, sul cui modello sono perciò costruiti anche il 3 e il 9.
Il 4 è ancora un quadrato, ma i cui lati risultano aperti e traslati in modo da creare due elementi contrapposti.
Il 5 nasce dalle linee di un labirinto a cinque ingressi il cui ordinamento interno determina incidentalmente un’immagine che ricorda vagamente una maschera tragica.
Il 7 combina le espressioni grafiche del 3 e del 4.
L’8 rielabora un particolare tipo di diagrammi, frutto dell’estrapolazione da parte dell’autore di indicazioni presenti nei commenti tradizionali del libro dell’I Ching, ideati all’inizio per puri scopi interpretativi come un originale sistema inteso a rendere graficamente ragione dei rispettivi spostamenti reciproci tra tutti e gli otto i trigrammi componenti i segni dell’oracolo, corrispondenti alle immagini primordiali di cielo, terra, luce, acqua, tuono, monte, vento e lago. Sono appunto questi trigrammi che, combinandosi, danno luogo ai 64 esagrammi sulla base dei punti cardinali Nord, Sud, Est, Ovest (e delle relative 4 direzioni intermedie), schema dell’ordinamento dei fenomeni su cui l’I Ching fornisce le proprie predizioni. La quarta di copertina propone un’immagine d’insieme del sistema grafico adottato.
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